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Quando Tech e HR si fondono: Il futuro del lavoro secondo Moderna (e cosa possiamo imparare)

Nel cuore della trasformazione digitale che sta ridisegnando il mondo del lavoro, Moderna, la biotech divenuta celebre durante la pandemia, ha compiuto un passo radicale: ha unificato le funzioni di tecnologia e risorse umane sotto un’unica guida. Il nuovo ruolo, battezzato “Chief People and Digital Technology Officer”, è più di un cambio di etichetta. È un segnale potente di dove stanno andando le aziende che vogliono davvero innovare.


moderna

Tradizionalmente, le risorse umane e l’IT hanno viaggiato su binari paralleli. Le une gestivano persone, le altre sistemi. Ma l’intelligenza artificiale, i big data e gli strumenti digitali stanno erodendo questa separazione. Oggi, sapere come funziona un’organizzazione significa comprendere sia la componente umana che quella tecnologica. Non è più una questione di “soft” o “hard” skills, ma di integrazione.

Moderna ha colto questo cambiamento con lucidità. Dopo una crescita vertiginosa durante il periodo Covid—passando da circa 800 a oltre 5.000 dipendenti in meno di cinque anni—la necessità di riorganizzare ruoli, processi e tecnologie è diventata urgente. Ma anziché trattare la tecnologia come mero supporto, l’ha posta al centro della strategia HR.


Uno degli elementi più interessanti della trasformazione in atto in Moderna è l’uso estensivo di intelligenza artificiale generativa. Grazie alla collaborazione con OpenAI, l’azienda ha sviluppato oltre 3.000 versioni personalizzate di ChatGPT (chiamate GPTs), ognuna specializzata in un task specifico: dalla selezione del dosaggio nei trial clinici alla gestione delle richieste dei dipendenti.

Ad esempio, un sistema GPT funge da assistente HR virtuale, in grado di interpretare le domande dei dipendenti e smistarle verso agenti AI specializzati in benefit, performance, equità, ecc. In pratica, molti ruoli di analisi junior sono stati automatizzati, liberando risorse umane per attività più strategiche e a valore aggiunto.


automazione

Qui sta il punto cruciale. Non si tratta di sostituire le persone con le macchine, ma di ridisegnare l’organizzazione in base a una domanda fondamentale: “Cosa fanno meglio gli esseri umani? Cosa può essere gestito meglio dalla tecnologia?”

L’approccio adottato da Moderna è olistico: ogni funzione aziendale è stata analizzata per identificare l’equilibrio ottimale tra risorse umane e sistemi digitali. È un lavoro di chirurgia organizzativa che non riguarda solo l’efficienza, ma anche l’esperienza del dipendente, la velocità decisionale e l’innovazione.


Il fatto che una grande azienda biotecnologica adotti questo approccio segna l’inizio di un nuovo paradigma. L’HR diventa una funzione guidata dai dati, mentre la tecnologia non è più solo infrastruttura, ma partner strategico.

Al centro di tutto questo c’è la leadership: servono profili capaci di unire empatia e visione digitale, management del cambiamento e comprensione dei sistemi. La nomina di Tracey Franklin, ex Chief HR Officer, a capo della nuova funzione unificata dimostra come questa sintesi sia possibile.


Non tutte le organizzazioni possono o devono seguire il modello di Moderna in modo identico. Ma ci sono lezioni importanti:

  1. Le barriere tra funzioni vanno abbattute. Le aziende agili saranno quelle capaci di fondere competenze diverse per affrontare problemi complessi.
  2. L’AI non è un futuro lontano: è ora. E può già trasformare il modo in cui attraiamo, selezioniamo e gestiamo le persone.
  3. La trasformazione va guidata da una visione strategica chiara. Automatizzare senza un progetto organico rischia di generare caos, non efficienza.

Nel nostro contesto, spesso più conservatore, l’adozione di AI e la collaborazione profonda tra HR e IT sono ancora in fase iniziale. Ma il vantaggio competitivo per chi saprà anticipare questi trend è enorme. Le aziende che sapranno reinventarsi oggi saranno quelle che domani attireranno i migliori talenti e guideranno l’innovazione nei propri settori.


Il cambiamento in corso pone anche una sfida radicale al mondo del recruiting. Serve una nuova generazione di recruiter, in grado di leggere i segnali del cambiamento, comprendere le tecnologie emergenti e guidare le aziende verso il futuro del lavoro.

Noi di Starfinder ci impegniamo ogni giorno per accompagnare le imprese in questa transizione. Se stai cercando di capire come integrare AI, dati e strategia HR nella tua organizzazione, siamo qui per aiutarti a trovare i profili giusti—quelli che sapranno costruire il futuro del lavoro insieme a te.

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