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Nvidia e l’Università della Florida insieme per creare il supercomputer IA più potente in un ateneo

L’Università della Florida ha annunciato una collaborazione con Nvidia per costruire il supercomputer più veloce al mondo per applicazioni di intelligenza artificiale installato in un istituto accademico, capace di sprigionare prestazioni di ben 700 petaflops con calcoli di intelligenza artificiale.

Questa partnership prevede un investimento di 70 milioni di dollari e renderà l’Università della Florida una delle realtà accademiche di punta in fatto di intelligenza artificiale negli Stati Uniti, con l’obiettivo di creare 30.000 diplomati in intelligenza artificiale entro il 2030.



Insieme a Nvidia, l’ateneo incrementerà le capacità di calcolo del supercomputer esistente, HiPerGator 3.0, adottando i sistemi Nvidia DGX A100 dotati di GPU Ampere GA100, alla base dell’architettura modulare DGX SuperPOD.

Il supercomputer HiPerGator 3.0 integrerà 140 sistemi Nvidia DGX A100 per un totale di 1120 GPU Nvidia A100, accanto a 4 petabyte di archiviazione ad alta velocità. La rete Nvidia Mellanox HDR InfiniBand da 200 Gb/s fornirà un throughput elevato e una connettività a bassissima latenza.

Nvidia A100 è l’acceleratore presentato a metà maggio basato su GPU GA100 “Ampere”. Il chip è realizzato con processo produttivo a 7 nanometri, occupa un’area di 826 mm2, conta 54,2 miliardi di transistor e in determinati scenari arriva a offrire prestazioni fino a 20 volte maggiori rispetto al predecessore Tesla V100, risalente al 2017.

Il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di contribuire con l’esperienza di Nvidia a lavorare insieme per fare dell’UF un leader nazionale nell’IA e aiutare ad affrontare non solo le sfide dell’ateneo, ma anche quelle della nazione”.


L’Università della Florida prevede che, una volta creato il supercomputer, le nuove capacità contribuiranno alla ricerca di soluzioni alle sfide legate alla crisi di COVID-19, ma non solo.

Si prevede inoltre che gli strumenti di supercalcolo consentiranno al mondo accademico di applicare l’IA per affrontare problemi come l’innalzamento dei mari, l’invecchiamento della popolazione, la sicurezza dei dati, la medicina personalizzata, il trasporto urbano e l’insicurezza alimentare in un periodo di cambiamenti climatici.