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Come lavorare in coworking?

Sempre più lavoratori hanno ora la possibilità di lavorare da remoto (soprattutto nel settore IT), ma non sempre questo porta benefici. Il coworking cerca appunto di venire incontro a quelle persone che desiderano avere un contatto umano, pur mantenendo i benefici dello smart working.


coworking

Il coworking indica quello spazio condiviso da professionisti in smart working che mettono reciprocamente a disposizione le proprie competenze in modo da contaminare positivamente il lavoro altrui.

Il lavoro da remoto rappresenta il futuro, ma ci sono anche aspetti negativi come il senso di solitudine ed il rischio di non riuscire a staccarsi dal divano. Il coworking va a risolvere proprio questi due problemi.


coworking

Prima di tutto bisogna considerare la posizione. Un luogo vicino alla propria abitazione che non richieda più di 30 minuti per raggiungere.

Poi vanno considerati i servizi offerti: connessione internet, scrivania, luci, aria condizionata (soprattutto ora che arriva l’estate), ma anche cose che all’apparenza potrebbero sembrare inutili come la macchinetta del caffè. 

Il luogo di coworking deve essere comodo per le nostre esigenze, ma non troppo o rischiamo di ricadere nel problema della pigrizia a casa. Una via di mezzo tra ufficio e lavoro da casa è perfetto.

Altro punto importante sono le persone con cui si fa coworking. Preferibilmente lavoratori affini al nostro impiego, ma non necessariamente. La contaminazione da altri settori può notevolmente aiutare la tua attività (ma non sempre).


Il lavoro remoto ha sicuramente grandi vantaggi, ma non tutti lo gestiscono allo stesso modo. Abbiamo diversi modi di lavorare e diverse esigenze. Il coworking può aiutare coloro che vogliono mantenere dei rapporti interpersonali senza doversi fare mezz’ora di macchina per arrivare al lavoro.

Se invece stai cercando un impiego full remote dai un’occhiata ai nostri annunci di lavoro.