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Google Gemini sfida ChatGPT

Google ha annunciato Gemini: la nuova AI per “combattere” ChatGPT. Ma quali sono le differenze e soprattutto cosa dobbiamo aspettarci dal futuro? Vediamolo insieme.



Gemini è un nuovo modello di intelligenza artificiale rilasciato da Google che prenderà il posto del PaLm2 (l’attuale modello che troviamo anche su Bard). 

Avremo 3 versioni: Ultra, Pro e Nano. 

  • Ultra: modello con maggiori funzionalità e realizzato per volgere task particolarmente complesse. Integrerà Google Bard.
  • Pro: il migliore per la scalabilità e per la diversificazione dei compiti che andrà a svolgere
  • Nano: ideata per girare nativamente sui dispositivi mobile Android (primo tra tutti Google Pixel 8).

Il progetto è stato annunciato la prima volta alla conferenza I/O di maggio. Google è dovuta “correre agli armamenti” dopo il timore che ChatGPT potesse alimentare Bing, il motore di ricerca di Microsoft.

Sono stati effettuati vari test sul nuovo modello e, secondo Google, Gemini ha ottenuto un punteggio del 90% nel MMLU (massive multitask language understanding) mentre ChatGPT “solo” 86,4%.



Google rilascerà il modello in 3 modi a seconda della versione.

I telefoni pixel 8 e pixel 8 pro ricevono fin da subito nuove funzionalità grazie a Gemini Nano.

Google Bard anche vede un immediato upgrade grazie alla versione Pro. I developer dovranno però aspettare il 13 dicembre per poter accedere al nuovo modello tramite AI Studio  Vertex AI su Google Cloud.

Per Gemini Ultra dovremo aspettare il prossimo anno.

Per ora è disponibile solo la lingua inglese e Google ha già anticipato che l’AI integrerà il motore di ricerca (in un futuro più vicino di quello che pensiamo).


Il paragone è d’obbligo. Google afferma che Gemini è superiore al chatbot di OpenAI in 30 benchmark su 32. Il vantaggio principale del modello Google sarebbe la capacità di meglio interagire con contenuti video e audio.

Altro punto forte sarebbe il coding. Gemini utilizza il nuovo sistema per generare codice chiamato AlphaCode 2 che, sulla carta, garantirebbe performance migliori rispetto all 85% dei competitor.

Le prospettive sono interessanti e sicuramente molto promettenti, ma Google riuscirà a essere effettivamente competitiva contro ChatGPT?

Fonte: The Verge