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Come si diventa bravi nel problem solving?

Spesso sentiamo parlare del problem solving come soft skill da inserire nel proprio CV. Ma cosa vuol dire nel concreto “risolvere problemi”? Vediamolo insieme.


Problem Solving

Letteralmente significa “risoluzione dei problemi”, ma ci sono modi diversi di risolvere lo stesso problema. Chi possiede un ottimo problem solving è capace di trovare la soluzione migliore, la più efficiente. 

Riuscire a individuare i problemi è già di per sé una soft skill molto importante, ma il problem solving va ancora oltre, va a cercare una soluzione che realmente funzioni.


Problem Solving

Il problem solving è una skill utile in tutti i contesti, ma in modo particolare in quello lavorativo perché la sua complessità si sta sempre più evolvendo ed è difficile trovarsi in un ambito di lavoro “statico” dove gli eventi sono prevedibili e le soluzioni da adottare standardizzate (come invece potrebbe capitare a casa se si adotta un certo stile di vita).

Molto più comune, invece, trovare problemi imprevisti che richiedono un ragionamento fuori dagli schemi per giungere ad una soluzione concreta ed efficace.


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Per capire come migliorare questa skill dobbiamo prima analizzare i suoi componenti. Proprio come per poter risolvere un problema bisogna prima passare attraverso alcuni step, per sviluppare un buon livello di problem solving bisogna prima comprendere alcune specifiche skill.

Per aiutarci vediamo nel dettaglio come si struttura un processo di problem solving e quali competenze trasversali vengono utilizzate in ogni step (così puoi anche capire il punto preciso in cui puoi migliorare).

Tendenzialmente vediamo 4 fasi principali:


3.1 Individuazione del problema

Per trovare il problema è importante possedere una buona capacità di analisi e pensiero critico. Bisogna infatti “scavare” a fondo per trovare la radice del problema: l’obiettivo è quello di trovare una soluzione reale, non una cosa temporanea.

Un buon problem solver è in primis una persona capace di individuare, oltre al problema in sé, tutta la concatenazione delle componenti che generano quel problema e l’origine di questa.


Problem Solving

3.2 Brainstorming

Poiché esistono innumerevoli soluzioni per lo stesso problema (ma solo poche sono realmente efficaci), un buon livello di problem solving comporta anche un’ottima capacità di pensare a tutte le possibilità esistenti.

In questo caso la creatività ci viene molto in aiuto, così come anche la curiosità. Non bisogna fermarsi alla prima soluzione trovate, bisogna pensare se esistono modalità più ottimali o più facilmente realizzabili.

Molto utile è anche il pensiero laterale: a volte alcuni problemi richiedono soluzioni molto “stravaganti” che difficilmente vengono pensate senza una mentalità estremamente aperta e sgombra dai pregiudizi.


3.3 Scegliere la soluzione giusta

Dopo la fase di brainstorming è importante saper individuare la soluzione perfetta per il problema specifico. Qui è importante avere una buona empatia perché spesso le soluzioni che adottiamo si riflettono anche sul lavoro altrui ed è quindi fondamentale capire quali sono le esigenze di tutti.

Per far ciò è necessario anche instaurare una comunicazione efficace con i colleghi e/o superiori per raccogliere il feedback di tutti. Una volta che siamo a conoscenza dei bisogni e desideri di tutti, dobbiamo stabilire delle priorità (ovviamente non si può accontentare tutti).

Problem Solving

3.4 Mettere in pratica la soluzione

Spesso è la figura manageriale che adotta le soluzioni proposte poiché è necessario avere una buona leadership per mettere in atto tutte le procedure che garantiscono la corretta implementazione della soluzione.

Quindi non basta saper trovare la risposta giusta al problema, è anche fondamentale saperla attuare e/o comunicare a chi di dovere affinché venga realmente applicata.