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ChatGPT sostituirà Google?

ChatGPT è l’intelligenza artificiale del momento. Ha spopolato sui social (soprattutto su LinkedIn) e sembra che la sua popolarità non sia destinata a crollare a breve visto che Microsoft vuole integrare la tecnologia con Bing per rivoluzionare la ricerca online. Google deve correre ai ripari?


1. Cosa vuol dire ChatGPT?

ChatGPT è l’acronimo di Generative Pretrained Transformer: si tratta di una intelligenza artificiale NLP (Natural Language Processing) sviluppata da OpenAI ovvero un AI capace di simulare il linguaggio umano generando risposte derivate dall’utilizzo di algoritmi avanzati di machine learning.

L’obiettivo di questa intelligenza artificiale è quello di fornire un livello di conversazione il più possibile verosimile a quello umano.


2. Cosa può fare ChatGPT?

chatgpt

Questo Chatbot può veramente fare una moltitudine di task:

  • Rispondere alle domande (un po’ come fa Alexa)
  • Generare un testo partendo da un argomento
  • Tradurre in un’altra lingua
  • Scrivere pezzi di codice (soprattutto Javascript e Python)
  • Creare tabelle
  • Tradurre SQL
  • ecc

I suoi modelli derivano dal suo predecessore GPT-3 ottimizzati col rinforzo umano. La differenza tra ChatGPT e altri modelli instruct è nel modo in cui il modello è stato allenato.

Infatti la presenza umana è stata presente sia nel fornire le domande che nel risponderle. Questo è stato poi utilizzato come dataset.

Per iniziare ad usarlo basta registrarsi sul sito di OpenAI con il proprio account Google o Microsoft. 


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Microsoft ha di fatto comprato ChatGPT e ha intenzione di integrarlo con Bing (sì proprio quel motore di ricerca usato da meno del 10% della popolazione mondiale).

L’introduzione di un’intelligenza artificiale in un motore di ricerca potrebbe rivoluzionare il modo di cercare su internet. Invece di cercare per parole chiave si potrebbe fare una domanda specifica proprio come fare ad una persona in carne ed ossa.

Inoltre ChatGPT non si limiterebbe a rispondere alla domanda, ma integrerebbe con informazioni a riguardo. Immagina un pagina Wikipedia con tutti i dettagli dell’argomento, ma che ti fornisce la risposta che cerchi senza farti perdere tempo.

Ovviamente la tecnologia non è ancora perfetta e presenta alcuni errori (e questo lo rende paradossalmente più umano). 


I dati parlano chiaro: con un aumento del 96% su base mensile a febbraio, ChatGPT sta “spiccando il volo”.

Google è ovviamente spaventato dalle potenzialità del nuovo chatbot e non vuole rinunciare al suo monopolio sulla ricerca internet. Da qui nasce Bard, basato sul linguaggio LaMda.

Il chatbot di Google è ancora in fase di sviluppo, ma ha già promesso che migliorerà le ricerche tradizionali. In particolare sarà in grado di integrare opinioni differenti su un tema sul quale non esiste una risposta univoca. Ad esempio:


Google si sente minacciata per la prima volta dopo tanto tempo, ma ha ragione di temere ChatGPT? Si tratta di uno strumento rivoluzionario o solo del trend del momento? I dati per ora sembrano dare ragione alla prima ipotesi, ma solo il futuro ci darà una risposta.

Sicuramente ChatGPT rappresenta l’intelligenza artificiale più umana di sempre. I suoi risultati potrebbero essere rivoluzionari in quei campi dove è previsto il confronto con l’uomo, dove c’è bisogno di empatia.