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Come disconnettersi dal lavoro durante le ferie estive

Agosto è arrivato e questo significa ferie per la maggior parte degli italiani. Ma si tratta veramente di vacanza? Ricaricare le batterie è importante non solo per il benessere fisico e mentale, ma anche per aumentare la produttività quando torniamo a pieno regime lavorativo. 

Per ottenere questi benefici bisogna “disconnettersi” dal lavoro. Purtroppo è più facile a dirsi che a farsi. Vediamo insieme il perché.

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Le ferie rappresentano una tradizione radicata nella nostra cultura già dai tempi dei romani dove erano dei giorni dedicati alla celebrazione del culto degli dei. Inoltre i patrizi erano soliti abbandonare l’Urbe nei periodi più caldi per godersi il fresco e il famoso otium, che non è da tradurre in ozio, ma più in “disintossicamento” dalla vita politica e lavorativa.

Proprio i romani hanno “inventato” quello che noi conosciamo come Ferragosto, anche se allora era un periodo di festeggiamenti e riposo per tutto l’impero della durata di 2 settimane: da inizio Agosto fino al 15. Il suo nome, feriae augustae, deriva proprio dall’imperatore Augusto e letteralmente significa “il riposo di Augusto”, ovvero Ferragosto.

La Chiesa decise in seguito di far coincidere la festa con la festività dell’assunzione di Maria Vergine e quindi ridurre ad una sola giornata. Ma l’idea di festeggiare ferragosto fuori porta viene dal periodo fascisat dove il Duce cercò di spronare le famiglie a esplorare luoghi e tradizioni differenti per diffondere la cultura italica.

Le ferie oggi

Il concetto di ferie remunerative è una conquista dell’ultimo secolo, precisamente in Francia nel 1936 con il cosiddetto “Anno I° della felicità”. La legge stabiliva 15 giorni di stop dalle attività lavorative con incluso un biglietto ferroviario gratuito per potersi spostare in un’altra località.

In Italia l’istituto ha un’importanza a livello costituzionale ed è disciplinato dal Dlgs. n. 66/2003 che prevede un periodo minimo di ferie per tutti i dipendenti con ulteriori condizioni disciplinate dalla contrattazione collettiva.


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Ora che sappiamo perché le ferie fanno parte della nostra cultura dobbiamo chiederci se sappiamo effettivamente come sfruttarle. Ovviamente ognuno è libero di spendere il proprio tempo libero come più preferisce, ma è importante ricordarsi che il diritto alla ferie non si limita al non lavorare.

Secondo uno studio di Glickon, oltre il 40% degli italiani controlla la propria email di lavoro mentre è in vacanza e un notevole 20% si porta dietro portatile e telefono aziendali. Il diritto alle ferie rappresenta la possibilità di staccare dal lavoro e dedicarci ad altro e non dobbiamo sentirci in obbligo di essere “reperibili”. 

Siamo così abituati a lavorare che può risultare difficile staccare del tutto, perché rappresenta la nostra quotidianità. Ecco alcuni consigli:

  • Affida i tuoi compiti a qualcun’altro: la barca non affonderà se manchi per 1 o 2 settimane. Bisogna auto-convincersi che le cose andranno bene fino al proprio ritorno.
  • Dimentica e-mail e telefonate di lavoro: non aprire la posta elettronica e spegni il telefono di lavoro. E se proprio non puoi allora stabilisci delle fasce orarie.
  • Presta attenzione ai tuoi bisogni: durante le vacanze dobbiamo avere cura di noi stessi
  • Cerca di essere positivo: pensa alle cose belle. Cerca di prendere le cose con leggerezza e non pensare al tuo ritorno al lavoro imminente.